

Alla Koenigsegg sono intenzionati a battere il record sul giro veloce al Nordschleife, ma con calma. I preparativi non vanno affrettati, infatti manca il pilota che possa vantare il connubio tra la perfetta conoscenza del tracciato e dell’autovettura scelta: la One:1
2015: incidente fatale durante il campionato VLN Endurance, la Nissan GT-R numero 23 perde il controllo e si ribalta scavalcando il perimetro, risultando nella morte di uno spettatore. A seguito del tragico incidente, la Capricorn Nürburgring GmbH, società che gestisce il tracciato, istituisce dei limiti di velocità in determinati settori per far capo ai problemi di sicurezza. È passato un anno da allora e la società ha finalmente rimosso tali limiti.
Occasione presa al balzo da Koenigsegg per annunciare i loro piani di tornare sull’asfalto del Nürburgring con un nuovo tentativo di battere il record sul giro veloce, attualmente detenuto, nella categoria delle vetture stradali, dall’Inglese Radical SR8LM.
Tentativo che sarà eseguito sulla One:1, denominata così grazie al suo incredibile rapporto peso-potenza di 1:1. L’autovettura infatti ha un peso di 1.341 kg, ed è spinta da un propulsore V8 di 5.0 litri capace di erogare 1.341 CV e scaricare a terra tramite la trazione posteriore una coppia di 1.371 Nm a 6.000 giri/min, gestita da un sistema di trasmissione doppia frizione a sette rapporti. Si tratta inoltre della prima “megacar”: un’autovettura capace di sviluppare uno stupefacente megawatt di potenza.
Questi dati le permettono di raggiungere i 439 Km/h accelerando sullo 0-100 in 2.8 secondi. Ancora più impressionante l’incredibile scatto da 0 a 400 Km/h, eseguibile in soli 20 secondi.
Un’ auto dalla scheda tecnica che sfiora il fantascientifico, su un tracciato conosciuto per la difficoltà e per essere tra i più impegnativi sia per l’uomo, che per la macchina. Con una sfida così, i preparativi vanno eseguiti con cura. Koenigsegg parteciperà infatti a numerosi track day privati sul circuito e il pilota della casa, Robert Serwanski, sarà presente alle varie sessioni di settaggio dell’autovettura, cercando i parametri ottimali per affrontare la prova.
Serwanski però non si troverà dietro al volante quando si accenderà il motore per scendere in pista. Come spiega la casa Svedese infatti, è necessaria una conoscenza intima sia dell’automobile che del circuito. Non c’è tempo infatti per il pilota di casa Koenigsegg di padroneggiare la sezione Nordschleife del Nürburgring, partendo da zero, procedura che richiederebbe innumerevoli ore in pista e farebbe slittare di troppo la corsa al record. Parte così la caccia al pilota perfetto che conosca a fondo entrambi i fattori.
Per queste motivazioni, Koenigsegg mette in chiaro che c’è una possibilità che il tentativo non avvenga nell’anno corrente. Troppi elementi in gioco, troppi preparativi da tenere in considerazione per poter correre forte e strappare il tempo migliore. Meglio non affrettare il tutto, perché un record al Nürburgring non si improvvisa.