

Thierry Viadieu, direttore del programma Connected Car di Renault, esprime i suoi dubbi sulla potenziale riuscita della partnership Apple-Google nell’immettersi nell’industria automobilistica
Thierry Viadieu, a capo del programma Connected Car della casa Francese ha previsto alcune delle possibili strade percorribil da Apple e Google per il loro debutto nel mondo delle autovetture. Le due grandi compagnie sono infatti da poco diventate partner della coalizione volta alla realizzazione di un’auto a guida autonoma. Nessuna di queste strade, annuncia Viadieu in un’intervista, porteranno secondo lui Google ed Apple a diventare costruttori di auto.
Il direttore di Connected Car anticipa infatti che Apple, a suo dire sempre gelosa dei suoi programmi futuri ed abile nel creare aspettative, potrebbe acquistare Tesla, dopo però aver analizzato attentamente tutti gli elementi coinvolti nel diventare un costruttore di autovetture. Ed è proprio qui che secondo Viadieu Apple rinuncerebbe al progetto, trovandosi di fronte ad un processo dalle innumerevoli difficoltà e investimenti che porterebbero a guadagni solo in un futuro non necessariamente prossimo.
Le dovute considerazioni cambiano qualora si inizi a discutere del futuro di Google nel mondo delle automobili. Parlando di tali prospettive, il numero uno dell’auto connessa di Renault ha messo in chiaro che a suo parere la compagnia di Mountain View non senta il desiderio di lanciarsi nell’industria, bensì di riuscire ad entrare nel maggior numero di automobili possibile equipaggiando le future interfacce con il sistema operativo Android Auto, una zona di mercato più familiare per Google che seguirebbe la stessa strada già effettuata con gli smartphone.
Ma anche qui si potrebbe andare incontro a problemi. Viadieu infatti annuncia che le varie case automobilistiche, tra le quali anche quella per la quale lavora, non sono indietro con i tempi come molti le accusano, bensì precisa che tali impressioni sono dovute al ciclo vitale inerente alle automobili, ben più lungo di quello di un qualunque dispositivo elettronico. Si parla infatti di 6 o 7 anni di vita di un’auto contro i 18 mesi di apparati tecnologici come gli smartphone. La motivazione risiederebbe nel numero esponenzialmente maggiore di vincoli di sicurezza e di norme anti-inquinamento ai quali un veicolo è sottoposto ed al maggior costo di produzione interconnesso.