
Debutta al Salon Privé di Londra la nuova supercar emiliana, ricca di novità tecniche e prestazioni degne del marchio ATS, accessibili però ad una clientela molto ristretta
Per rilanciare il brand italiano ATS (Automobili Turismo e Sport) a più di 50 anni dalla produzione dell’ultima vettura, l’imprenditore Daniele Maritan e il designer Emanuele Bomboi hanno realizzato la nuova ATS GT, ispirandosi al modello più iconico del marchio bolognese: la 2500 GTS del 1964.
Sulla GT la fibra di carbonio fa da padrona, garantendo un peso massimo di soli 1300 kg ed elevata resistenza torsionale. Grazie al potente 3.8 litri V8 biturbo, disponibili in due step di potenza, 700 CV-650 Nm di coppia e 750 CV-678 Nm di coppia, e al cambio automatico a doppia frizione con sette rapporti, l’ATS riesce a coprire lo 0-100 km/h in soli 3 secondi e raggiungere la velocità massima di 329 km/h.
Per garantire un’elevata tenuta su strada, la GT è dotata di pneumatici da 20″ all’anteriore e 21″ al posteriore, che avvolgono i cerchi ottenuti tramite il processo di forgiatura, in più è presente l’aerodinamica attiva, che garantisce un incremento del carico aerodinamico sulla coda dell’auto. Dietro alle ruote è istallato l’impianto frenate carboceramico con 6 pistoncini all’anteriore e 4 pompanti al posteriore.
L’interno dell’auto è molto lussuoso, grazie all’ampio uso di alcantara e alluminio, oltre che molto minimalista. Infatti, sulla console entrale troviamo l’orologio analogico e 3 piccoli schermi touch screen che gestiscono clima, radio, mappe e l’interfaccia Heart con le varie modalità di guida, ovvero Viaggio, Sport e Corsa. Tutte le informazioni vengono poi proiettate sullo schermo Tft, rivestito con una cornice in alluminio, installato davanti al pilota.
La ATS GT verrà prodotta in soli 12 esemplari, come la 2500 GT, ed avrà un prezzo di 1 150 000 euro.