

L’intuito svedese ed i capitali cinesi portano sulla scena del salone di Pechino quella che potrebbe essere una delle più grandi innovazioni nella storia dei motori a combustione interna : l’abbandono della distribuzione ad alberi a camme.
Pare che il mondo sia ormai pronto ad abbandonare i motori a combustione interna: l’ibrido sta scalando le vendite, ed in più l’elettrico comincia a costituire una soluzione seria, e non le solite baggianate da ambientalisti. Tuttavia, a differenza di quanto vorrebbero farci pensare, la realtà odierna è fatta ancora di pistoni, valvole e benzina. Inoltre, come ci vuole lasciare intuire la FreeValve AB, compagnia sorella della Koenigsegg AB (si, proprio lei), lo sviluppo di quella prodigiosa invenzione quale risulta il nostro adorato motore a scoppio è ben lontano dall’essere giunto alla fine dell’arcobaleno, ma sembra che porti in serbo ancora qualche bella sorpresa. Alla faccia di chi lo dà già per morto penserà qualcuno…
Il genio di Christian Von Koenigsegg, di certo molto più che un semplice produttore di giocattoloni da miliardario, ha dato vita ad un progetto che oggi prende forma concreta nella la collaborazione con una lungimirante azienda cinese, la Qoros, e che si propone come la strada necessaria da intraprendere per costruire, visti ormai i tempi e la contingenza, il motore non di domani, ma di oggi. Inoltre, la presenza nella kermesse cinese dello stesso Von Koenigsegg, CEO della Koenigsegg Automotive, unita a quella di Urban Carlsson, CEO della FreeValve AB, tradisce l’importanza e l’entusiasmo per l’accordo sottoscritto. Ma di cosa si tratta effettivamente?
FreeValve’s Pneumatic-Hydraulic-Electric-Actuator (PHEA) technology. Tradotto: morte agli alberi a camme. Il sistema sviluppato dalla FreeValve AB e installato sul propulsore del concept Qamfree rappresenta l’abbandono della consueta distribuzione in favore di uno strumento completamente nuovo, ovvero un sistema di valvole pneumo-idrauliche attuate elettricamente che vanno ad agire in maniera completamente indipendente e libera, dietro l’orchestrazione solo ed esclusivamente della centralina, e non della meccanica delle camme.
Per chi non avesse a genio il problema tecnico della fasatura, il discorso potrebbe non sembrare così interessante, quindi cerchiamo di focalizzare l’attenzione sui concetti fondamentali. Il punto chiave dello sviluppo dei motori moderni non sta tanto nella pura e semplice ricerca di migliori prestazioni, ma nel conseguimento di questo fattore con consumi ed emissioni sempre più basse, cosa assai complessa, visto che, come potrete intuire, le due cose sono inversamente proporzionali. Per ottimizzare al meglio la combustione, controllando al massimo i consumi e le emissioni, non si può non avere il controllo su due fattori fondamentali: la dosatura, ovvero quanto combustibile immettere per determinato flusso d’aria, e la nostra famigerata fasatura, ovvero la regolazione dei gradi di apertura delle valvole. Più abbiamo il controllo su queste caratteristiche, maggiore è il controllo sulle emissioni e sui consumi. Ma non è stato sempre così semplice.
Se la prima vera rivoluzione tecnologica nel mondo dei motori a combustione diretta è stata l’introduzione dell’iniezione Bosch , consentendo per la prima volta un controllo totale sulla dosatura della miscela di carburante in camera di combustione, il sistema proposto dalla FreeValve vuole chiudere il cerchio proponendo una soluzione di proporzioni simili al pensionamento dei vecchi carburatori questa volta però nel campo della fasatura. Quindi addio fasature variabili, e prepariamoci a dare il benvenuto alla fasatura “infinita”: ed ecco che il paragone musicale prima azzardato sembra quanto mai azzeccato.
Immaginatevi di voler suonare un piano con le mani legate ad un manico di scopa: per quanto bravi possiate essere, slegandovi sarà di certo tutta un’altra musica. Lo slogan della FreeValve è proprio questo: slegare le mani della CPU dai rozzi vincolamenti della distribuzione meccanica e permetterle di suonare liberamente la propria sinfonia nella maniera più soave possibile, consentendole di volare sui singoli tasti della tastiera mossa solo ed esclusivamente dalla sua razionalità matematica e libera di azionarli nella maniera più adeguata ed indipendente possibile. La Svezia delle auto da sogno potrebbe averci donato la salvezza delle auto di tutti, almeno ancora per un pò…