
Hamilton completa la sua rimonta agganciando e superando il compagno di squadra Nico Rosberg in testa alla classifica. Ricciardo chiude il podio braccato da Vettel, mentre Raikkonen si deve arrendere ancora una volta alla Red Bull di Verstappen
Lewis Hamilton | 1° classificato | voto 10: se nella stessa gara riesci a prenderti sia la vittoria che la testa del mondiale allora il voto non può essere più scontato. L’inglese conquista la prima posizione alla prima curva e non la lascia praticamente più. Nonostante qualche problema con i doppiaggi, basti vedere il dito medio mostrato a Perez, la sua superiorità è quasi disarmante e neanche qualche problema di adattamento delle gomme dopo il primo pit riesce a rallentarlo. Le sue possibilità di conquistare l’ennesimo titolo sono in costante ascesa.
Kimi Raikkonen | 6° classificato | voto 8: era ora. Finalmente Kimi Raikkonen torna a correre come solo lui sa fare recuperando dalla 14° fino alla 6° posizione. Il finlandese avrebbe potuto fare ancora meglio ma Verstappen, forse andando anche oltre il consentito, non ha permesso ad IceMan di sorpassarlo. Peccato per la disastrosa qualifica che lo ha visto protagonista nel pomeriggio di sabato, anche se la colpa è da dividere con il suo box.
Daniel Ricciardo | 3° classificato | voto 7: Il pilota di casa Red Bull non ha certo brillato ma è comunque riuscito a portare a casa la 3° posizione e a tenere dietro un arrembante Sebastian Vettel, prima “illuso” e poi battuto nel finale grazie ad una ottima gestione delle gomme. Ora il pilota australiano è al terzo posto in classifica, propio davanti ai due piloti di casa Ferrari.
Nico Rosberg | 2° classificato | voto 6: se nella stessa gara riesci a perdere sia la gara che la testa del mondiale allora il voto non può essere più scontato. Per il pilota tedesco c’è anche l’aggravante dell’essere partito dalla pole position, sfruttata malissimo. Rosberg non è praticamente mai riuscito ad impensierire il suo compagno di squadra, che nel frattempo ha infilato cinque vittorie una dietro all’altra. Prende la sufficienza solo perché non si può dare di meno a chi si classifica secondo.
Sebastian Vettel | 4° classificato | voto 6: altro week-end nell’anonimato più assoluto, altro GP senza vittoria, altro anno che ormai sta per essere archiviato come l’ennesimo fallimento. In Ferrari ormai non sanno più cosa inventarsi e anche lo spirito incoraggiate e sempre sorridente del pilota tedesco sta lentamente scemando. Serve una svolta e serve alla svelta, anche perché ormai anche la Red Bull sembra essere più in palla della rossa di Maranello.
Max Verstappen | 5° classificati | voto 5,5: dopo qualche GP di esaltazione torna nelle “retrovie”, battuto anche dal compagno di squadra. Questo non è certo una tragedia per un ragazzo che ha da poco compiuto 18 anni ma che comunque è già ai vertici della Formula 1. Con lui lo spettacolo è sempre garantito, visto che sia quando deve attaccare che quando deve difendere non molla mai di un millimetro, andando anche oltre il consentito. Forse è l’unica luce in questa buia F1 attuale.
Formula 1 | voto 1: chi scrive i regolamenti? chi applica i regolamenti in F1? queste sono due delle domande esistenziali che ci ha lasciato il Gran Premio d’Ungheria. Le regole attuali sono allucinanti per complessità è stupidità e non servono certo a rendere le gare più interessanti, anzi. La loro applicazione non è praticamente chiara a nessuno, visto che vengono applicate in maniera differente a seconda dei casi. L’appeal della F1 è ai minimi storici e questa è sicuramente una delle cause.