

La dinamica dell’incidente è ancora un mistero, anche se i danni subiti dalla Koenigsegg One:1 sono evidenti
Koenigsegg sta ormai da mesi provando a conquistare il record del Nürburgring relativo alle vetture prodotte in serie. Il cammino però si è rivelato molto più complicato di qualsiasi previsione. Inizialmente infatti la casa svedese non era potuta scendere in pista a causa dei divieti che erano stati imposti sull’iconico tracciato, poi era stata bloccata da vari problemi tecnici ma l’incidente di oggi è stato la classica “ciliegina sulla torta”.
A fare le spese dell’impatto la vettura con il telaio #107, ovvero la seconda One:1 ad essere stata mai realizzata e la prima ad essere stata immatricolata direttamente da un cliente privato. La vettura, che appartiene ad un facoltoso collezionista tedesco, era però guidata da Robert Serwanski, non certo un novellino del ‘Ring.
Nonostante l’esperienza e le già provate capacità però Serwanski deve aver commesso un errore di valutazione, molto semplicemente la velocità in ingresso curva era troppo alta. Successivamente la Koenigsegg One:1 ha violentemente impattato contro le barriere e c’è stato addirittura un principio d’incendio, prontamente domando dai commissari di pista.
Ovviamente i danni riportati dall’hypercar sono stati ingenti, come si può facilmente dedurre anche dai video e dalle varie foto apparse in rete. Fortunatamente invece il pilota non ha riportato ferite gravi e dopo un ricovero precauzionale è stato prontamente dimesso dopo qualche ora.
L’azienda non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito all’accaduto, anche se ha prontamente rilasciato una nota scritta che recita: “Una Koenigsegg è un’auto ad altissime prestazioni e deve perciò essere testata con tutti gli accorgimenti del caso. Un processo inevitabilmente pericoloso, che deve essere condotto progressivamente e metodicamente, lavorando punto per punto a tutti gli aspetti delle vetture. Il nostro obbiettivo è prima di tutto la sicurezza del pilota”.
Foto: GTSpirit