
Che Dallara stesse progettando una sportiva lo sapevamo in molti, ma a giudicare dai fogli di design registrati negli uffici UE, la vettura potrebbe presentare diverse scelte di carrozzeria
Dallara è un nome molto prestigioso nel mondo delle corse e per chi non lo conoscesse, è un marchio che ha firmato e progettato telai, citandole alcuni tra tanti, per serie IndyCar, LMP2, Formula E, Formula 3, per la esclusiva Renault RS01 e persino il telaio della Z Bike a bordo della quale Alessandro Zanardi ha vinto ben 3 medaglie alle Paralimpiadi. Un curriculum di tutto rispetto quindi che solo poche altre aziende nel mondo possono arrivare a sfidare, ma che ha visto la compagnia di Varano de’ Melegari quasi sempre rilegata sul tracciato, con l’eccezione della collaborazione con KTM, per il loro KTM X-Bow.
E la Dallara Stradale, questo il nome della sportiva del marchio, va a sfidare proprio la X-Bow, andando così a dimostrare che il vizio non è stato perduto, e la pista non si può abbandonare tanto facilmente. Rivalità che va ad enfatizzarsi anche grazie ai numerosi design registrati presso l’ufficio Europeo per la proprietà intellettuale (EUIPO), nei quali viene disegnata una Stradale immaginata in diverse carrozzerie, molte delle quali saranno disponibili al pubblico; una di queste ritrae la vettura senza parabrezza sottolineando lo spirito “pistaiolo”. In arrivo, ovviamente, anche la versione roadster.
Essendo pensata da Dallara, non ci sono dubbi che il telaio montato sulla Stradale sia molto più che valido, ma nemmeno il resto dei dati lascerà delusi gli appassionati: sembra che il marchio prenderà in prestito da Ford un propulsore 4 cilindri turbocompresso da 400 CV, figura più che incredibile considerando che la vettura peserà soli 800 kg. Chapman approva. Parlando di Chapman, la Stradale si posiziona nel segmento di vetture track-ready sfidando Lotus, Caterham e, come già mensionato, KTM. Il prezzo si aggira sugli 80.000 €, arrivando secondo qualcuno ai 100.000 ed il volume di produzione è fisso sui 120 esemplari annui.
Non si può non augurare che Dallara riesca a raggiungere il goal di vendite prefissato, essendo un marchio d’eccellenza tutto italiano; è però innegabile che nonostante l’esperienza si stia affacciando su un settore che, seppur di nicchia, già ha dei competitori affermati dal nome più famoso per ciò che riguarda le vetture stradali.
fonte: EUIPO