

Il gran premio inglese è terminato con un epilogo abbastanza ovvio, ovvero la vittoria di Lewis Hamilton, gara caratterizzata da un’asfalto davvero insidioso, asfalto che ha creato non poche noie ai piloti, male le Ferrari, ancora una volta
Per i piloti del circus è sempre un piacere gareggiare in quel di Silverstone, un tracciato tanto tecnico quanto storico, che ancora oggi piace agli appassionati e che resta fondamentale tra le tappe della Formula 1. Tuttavia ci sono quei giorni in cui il meteo mette il bastone tra le ruote dei piloti…..
Difatti quest’oggi la pioggia si è fatta sentire, trasformando il circuito in una mega pozzanghera, costringendo i “pezzi grossi” della FIA a far partire il GP in regime di Safety Car. Partenza noiosa quindi, con la vettura “lampeggiante” che è stata davanti alle monoposto per ben 5 giri. Al termine di questi i team hanno richiamato la maggior parte dei piloti per il cambio gomme, passando così dalle Full Wet alle intermedie, strategia non è adottata da tutti, nemmeno dal pilota inglese Lewis Hamilton che ha continuato imperterrito la sua corsa.
Dopo alcuni giri , l’uscita di pista di Wehrlein, ha fatto si che venisse “accesa” la Virtual Safety Car, permettendo da un lato il riavvicinamento di alcuni piloti rimasti imbottigliati nel traffico delle soste e dall’altro il vanificarsi delle strategie degli stessi.
Mentre Hamilton registrava tempi record e si avvicinava sempre di più alla vittoria, svariati sono stati gli episodi che hanno visto diversi piloti andare in testacoda a causa delle “macchie” di acqua rimaste in vari punti del circuito, una situazione che ha tolto la concentrazione ai driver delle scuderie, facendo si che perdessero anche posizioni preziose. Uno dei tanti casi è quello di Fernando Alonso, che dopo essere uscito fuori pista, per poi rientrare in gara, ha perso ben 4 posizioni non riuscendo a rimanere in zona punti.
Se partenza e gran parte della gara sono stati motivo di gran noia per noi spettatori, il duello tra Rosberg e Verstappen ci ha attirato non poco. Il “giovincello” di casa Red Bull ha dato gran filo da torcere all’avversario tedesco, lottando entrambi arduamente per la seconda posizione. Verso la fine della gara la superiorità di Nico Rosberg stava svanendo a causa di un problema al cambio, problema che grazie all’ingegnere del pilota è stato risolto velocemente, assicurandogli così la tanto sofferta seconda posizione. Difficile la situazione in gara per le Ferrari, Kimi Raikkonen non riesce a guadagnare posizioni, Vettel invece incappa in alcune distrazioni che lo portano addirittura nel subire una penalità.
Hamilton riesce ad arrivare per primo sotto la bandiera a scacchi, vincendo così il Gran Premio di “casa” e confermando la sua intenzione di voler vincere di nuovo il mondiale di Formula 1.
Palmer, Grosjean, Haryanto, Magnussen, Ericsson e il già citato Wehrelin sono stati costretti al ritiro sia per problemi alle vettura sia per le condizioni della pista. Il resto dei piloti è riuscito a terminare la gara grazie alla costanza del passo gara e c’è anche chi (Sergio Perez) ha approfittato delle disgrazie altrui per guadagnare posizioni, del resto la Formula 1 di oggi si incentra più sulla fortuna che sulla bravura, e questo e tutto dire…..