

Secondo molti l’elettrico è l’alternativa ecologica alle motorizzazioni “standard”, ma per alcuni non è proprio così
Tesla sta vivendo uno dei momenti di maggior splendore dalla sua nascita. L’arrivo della Model 3 è stato accolto molto bene dal mercato, così come quello della Model X, questo mentre la Model S continua a conquistare appassionati in tutto il mondo. Anche se proprio la berlina elettrica è al centro di una vicenda molto singolare.
La Tesla Model S viene molto spesso utilizzata come esempio di mobilità alternativa, visto che riesce a garantire prestazioni di altissimo livello nonostante i suo bassi consumi e le sue emissioni contenute, ma qualcuno è pronto a dimostrare il contrario. A gettare qualche ombra sulla Model S è infatti arrivata la Sanford C. Bernstein, società di analisi con sede ad Hong Kong.
Stando ai dati recentemente diramati, i veicoli elettrici sarebbero la causa principale di un innalzamento di circa il 20% dei livelli di CO2 all’interno della Repubblica Popolare Cinese. Secondo questi ultimi test una Tesla Model S, su una percorrenza pari a 150.000 chilometri, porta delle emissioni superiori di 4,4 tonnellate di CO2 rispetto ad una BMW 320i.
Tale dato è stato ottenuto calcolando anche l’impatto ecologico che porta con se la produzione delle batterie, nel caso della Tesla e quello relativo al trasporto e alla raffinazione dei carburanti, per quanto riguarda la BMW.
Ovviamente Tesla non è stata a guardare e ha immediatamente risposto a quest’ultimo studio asserendo che le emissioni reali della Model S sono inferiori del 50% rispetto a quelle relative ad un modello di pari categoria mosso da un motore a benzina. Nonostante questo però la polemica non si è certo placata, quindi non ci resta che attendere ulteriori novità.