

Dopo la lotteria di Spielberg, le qualifiche in terra anglosassone confermano la supremazia Mercedes con una convincente pole di Lewis Hamilton. In crescita le Red Bull, mentre è notte fonda in casa Ferrari, con Vettel penalizzato di cinque posizioni per la sostituzione ancora una volta del cambio.
Certo, la cosa non fa più così gran clamore: la doppietta Mercedes del sabato pomeriggio è ormai cosa comune, ma era da diverse gare che le frecce d’argento non sottolineavano così marcatamente la loro superiorità in pista, rendendo le qualifiche di questo sabato una lotta a due tra i due duellanti per il titolo mondiale, con il resto del Circus a spartirsi le poche briciole di attenzione mediatica rimaste.
Hamilton-Rosberg: niente di più, niente di meno. E con buona pace del tedesco, anche questa volta Lewis è riuscito a strappare il pass per la partenza dalla pole con un tempo di 1:29.287, confermando come in questo momento star davanti a quel numero 44 non sia cosa semplice. Prestazione maiuscola, in un sabato senza storie, dove l’unica ad essere stata in grado di mettere in discussione la pole dell’inglese è stata una FIA raramente tanto intransigente: così come altri piloti infatti, Hamilton si è visto annullare il tempo della pole provvisoria in Q3 per il superamento con tutte e quattro le ruote dei cordoli della pista. Segue a circa tre decimi il compagno di squadra Rosberg che promette una battaglia oltremodo aspra per una vittoria che sarebbe importantissima per mantenere a debita distanza un Hamilton mai tanto vicino.
Dietro le Mercedes troviamo la coppia Red Bull, con Verstappen che finalmente riesce a battere anche in qualifica il compagno di squadra Ricciardo: i più vicini alle monoposto tedesche sono comunque a più di un secondo dalla pole di Hamilton, a testimoniare quanto sarà difficile domani insidiare i primi due gradini del podio, a meno di sorprese spiacevoli per Lauda e compagnia. Ancora male le Ferrari: Raikkonen, comunque quinto, si mostra colpevolmente distratto dal rinnovo contrattuale con la Ferrari e sbaglia con un testacoda in Q2 che ha quasi rischiato di compromettere le sue stesse qualifiche; per Vettel invece, continua la sua stagione da incubo con un impalpabile sesto posto, senza contare l’ulteriore penalizzazione di cinque posizioni per la sostituzione del cambio, per la seconda gara consecutiva. Di certo, i buoni propositi di inizio stagione si stanno mestamente sciogliendo come ghiaccio al sole.
Dietro, da segnalare la buona prestazione di Bottas (settimo) e soprattutto di Hulkenberg (ottavo), finalmente davanti il compagno di squadra Perez finito fuori dalla Q3. Chiudono la top ten un sempre ottimo Saintz (nono) e Alonso, che trascina la sua McLaren in decima posizione, con la speranza di poter raccimolare finalmente dei punti importanti per la scuderia di Woking, almeno nella gara di casa.