
La Panamera di seconda generazione non punterà solo su un design modernizzato, bensì anche su un altissimo contenuto tecnologico
Porsche rilascia finalmente ulteriori dettagliate informazioni riguardanti l’abitacolo e le dotazioni della loro nuovissima berlina cinque porte, la seconda generazione Panamera, debutto della quale avverrà nel 2017. Sulla vettura troverà posto il sistema PCM, ovvero Porsche Communication Management, più avanzato che sia mai stato equipaggiato su un prodotto dello scudetto di Stoccarda. Tramite un numero apparati come questo, la casa tedesca mira a tenere guidatore e passeggeri il più connessi possibile ad internet ed alle varie soluzioni multimediali offerte dalla vettura.
A tal fine, sono stati installati a bordo ben 10 GB di memoria per file multimediali, il tutto arricchito da due porte per dispositivi SD e un’interfaccia USB, per esacerbare ancora di più questa possibilità di connessione emanata da tutto l’abitacolo, sempre a disposizione di conducente e passeggeri. Tra gli apparati tecnologici che coadiuvano il raggiungimento degli obiettivi di Porsche, troviamo anche Connect Portal e Connect Store, e i vari supporti per i servizi LTE, Wi-Fi hotspot e l’ormai onnipresente Apple CarPlay, capace di far interagire lo schermo da 12,3 pollici dell’infotainment con vari prodotti della mela.
Tra le funzionalità più interessanti figura il Car Connect, che rende possibile tramite una singola app monitorare un numero di parametri della vettura anche remotamente: autonomia rimanente, chilometraggio, capacità di chiudere od aprire l’auto a distanza, e anche controllarne la posizione in tempo reale grazie alla posizione calcolata dal GPS. Qualora l’acquirente optasse per la versione E-Hybrid della Panamera, tale app offrirebbe ulteriori opzioni correlate all’ibrido, come il controllo remoto del sistema di riscaldamento ausiliario e la programmazione del timer di ricarica.
Nel pacchetto di servizi offerti dal nuovo sistema PCM sono comprese le funzionalità di monitoraggio del traffico in tempo reale e la navigazione online, supporto per Google Earth e Google Maps con Street View. L’apparato permette inoltre di identificare spazi di parcheggio vuoti non solo attorno alla vettura, ma anche nei pressi della destinazione. Tra le nuove possibilità offerte dal sistema anche la capacità di controllare orari di partenza ed arrivo dei voli dagli aeroporti nelle vicinanze, con tanto di dettagli su gate e terminal.
Non sembra essere presente alcun tipo di supporto per Android Auto, o almeno nessuna menzione della compatibilità con esso sulle prime versioni della vettura, ma Porsche si giustifica asserendo come il 70% dei clienti del marchio possiedano smartphone Apple. Potrebbe però essere una funzionalità della quale in molti sentiranno la mancanza considerando che la Panamera parte da un prezzo di 100.000 dollari negli Stati Uniti, 99.900 $ per la 4S, per la precisione.