

Ci sono due costruttori tra i più affermati al mondo, due applicazioni di taxi ed un colosso mondiale della tecnologia, sembra l’inizio di una barzelletta per nerd o auto-appassionati ma è tutt’altro
La giornata di ieri è stato il giorno zero di un’inedita alleanza, il cui compito sarà quello di fare pressioni affinché la guida autonoma diventi una realtà affermata. All’interno di questo penta-gruppo troviamo Ford, Volvo, Uber, Lyft e Google il cui obbiettivo dichiarato è quello di “lavorare con avvocati, legislatori e il pubblico per realizzare la sicurezza e i benefici sociali dei veicoli a guida autonoma”.
Alla guida di quella che si è ribattezzata come la “Self-Driving Coalition for Safer Streets” troviamo David Strickland, ex capo della National Highway Traffic Safety Administration, ovvero l’ente che nei prossimi mesi avrà il compito di scrivere le linee guida della legislazione relativa alle self driving cars.
In parole povere l’obbiettivo di questa eterogenea alleanza è quello di fare pressione sul governo degli Stati Uniti per far si che la guida autonoma diventi realtà nel minor tempo possibile . Ovviamente, per far si che questo accada, devono essere diramate prima delle apposite leggi e linee guida, che vadano a stabilire gli standard di produzione e utilizzo di questa nuova tecnologia.
Il primo step fondamentale dovrebbe arrivare già per il prossimo luglio, ovvero quando la NHTSA presenterà la prima bozza relativa al sopracitato documento. Nel frattempo le case coinvolte hanno già da tempo cominciato a sviluppare le proprie tecnologie.
Ford e Volvo sono già in strada con le proprie vetture a guida autonoma, mentre Google è stata una vera e propria pioniera in questo campo, visto che ha cominciato a lavorare concretamente su questa tecnologia già nel 2009.
Ovviamente la domanda che si sono posti in molti è cosa ci stiano a fare in questa coalizione due aziende come Uber e Lyft, ovvero aziende che sino ad oggi si sono “limitate” a proporre un servizio molto simile ma comunque alternativo a quello dei semplici taxi. Invece avranno un ruolo fondamentale.
Infatti, entrambe le “App”, lavorano a stretto contatto con le case automobilistiche in quanto non producono o sviluppano le proprie vetture ma si limitano a noleggiarle. In questi anni però sono riuscite a creare un business milionario completamente nuovo, che potrebbe subire una radicale rivoluzione grazie all’arrivo di queste nuove tecnologie.
Da oggi è quindi ufficialmente partita la “gara” alla guida autonoma e solo chi arriverà primo potrà avere il controllo su quella che per molti sarà la prossima grande rivoluzione tecnologica in campo automobilistico. Quindi, proprio per questo motivo, anche allearsi con un possibile “nemico” è diventato improvvisamente lecito ed essenziale.