

Molto presto vetture come la McLaren P1 o la 918 Spyder avranno un’avversaria in più con la quale confrontarsi, visto che Aston Martin e Red Bull hanno tutte le intenzioni di creare la hypercar definitiva
A ridosso del primo Gran Premio della stagione, che si è tenuto durante questo weekend in Australia, la scuderia Red Bull Racing ha spiegato come, nei prossimi anni, si legherà ad Aston Martin attraverso una duratura e si spera proficua “partnership tecnologica”.
Agli appassionati del genere infatti sarà balzato immediatamente agli occhi come, sulla livrea delle due RB12 schierate in pista, sia stato aggiunto anche il logo della famosa casa di
Warwick.
Ovviamente l’obbiettivo nel breve periodo è quello di utilizzare la conoscenza maturata in molti anni di F1 da parte degli uomini Red Bull sulle supercar della casa inglese, anche se sia Aston Martin che lo stesso stesso team, in realtà, puntano a qualcosa di molto più grande, ovvero una hypercar.
Il progetto è ancora in fase embrionale, anche se possiamo già dirvi che il suo nome in codice è AM-RB 001. Il tutto sarà disegnato direttamente da Adrian Newey, il capo tecnico delle “lattine” in Formula 1 e da Marek Reichman, che invece si occupa del design per Aston Martin da circa dieci anni.
Le prime ipotesi ci portano a credere che la AM-RB 001 sarà spinta da un massiccio motore termico, coadiuvato nel suo compito da una o più unità elettriche. Ovviamente saranno presenti anche sistemi importati direttamente dal mondo delle Formula 1, come ad esempio il sistema di recupero dell’energia cinetica, meglio conosciuto con il nome di KERS.
L’ultima volta in cui si era parlato di una hypercar marchiata Aston Martin era il 2009, grazie alla One-77, mentre la Vulcan non può essere considerata una vera e propria hypercar, visto che non garantisce le stesse prestazioni della concorrenza, come ad esempio la Porche 918 Spyder oppure la McLaren P1.
Non c’è ancora una data precisa per la sua eventuale messa in produzione, anche se già da oggi siamo pronti a scommettere che ne verranno realizzati solo pochi esemplari. Questo, unito al suo “pedigree”, porterà il prezzo di ogni esemplari fino a circa 2.5 milioni di euro, o forse anche più.