

Il neonato gruppo FCA sta vivendo un periodo di forte rinnovamento dopo la statica fase iniziale. Quindi che meglio del CEO, Sergio Marchionne, poteva spiegare a tutti cosa accadrà in futuro
Nel corso di un evento organizzato in quel di Chicago dall’Agenzia Ice, ovvero l’istituto che si preoccupa di promuovere i rapporti economici dell’Italia con l’estero, Sergio Marchionne ha offerto a tutti la sua chiave di lettura per quanto riguarda eventuali nuove alleanze, sul futuro della compagnia e sull’andamento del mercato mondiale.
L’alleanza con il gruppo PSA:
Marchionne ha subito spento possibili illazioni e fantasie su una possibile e futura collaborazione di FCA con il gruppo PSA ( Peugeot, Citroën e DS), alla qualche aveva invece “aperto” il CEO del gruppo francese, Carlos Tavares.
Marchionne ha giustificato tale scelta definendo “ troppo bassi i possibili vantaggi da tale associazione”, andando invece a ledere la posizione della stessa FCA limitandone fortemente le possibili scelte sul mercato.
Qui però il discorso diventa interessante visto che, a suo parere, FCA è un “partner ideale per alcuni” perché è in grado di coprire con relativa facilità almeno tre grandi mercati: quello del Nord America, quello Europeo e quello dell’America Latina, anche se ancora non è riuscita ad entrare prepotentemente in quello Asiatico.
Il futuro:
Anche per il CEO di FCA il futuro ha un solo nome, guida autonoma. Secondo Marchionne “entro cinque anni ci saranno delle vetture che, in alcune circostanze, si guideranno da sole, con il pilota che avrà la possibilità di prendere il controllo della vettura solo quando lo riterrà opportuno”.
Ovviamente anche FCA sta lavorano su progetti e sistemi simili a quello sopracitato, “provando ad instaurare rapporti anche con società che fino ad oggi hanno avuto poco a che fare con l’universo automotive” ( Apple e Google su tutti).
Anche in questo caso però Marchionne ha specificato come verranno da subito escluse dalle possibile scelte quelle aziende che possano, in qualsiasi modo, andare a “limitare le eventuali opportunità di FCA, con la sola possibilità di lavorare su soluzioni condivide e sviluppare assieme e non in solitaria”.
Il gruppo:
Nonostante l’iniziale scetticismo, “attualmente FCA gode di ottima salute”. Entrando più nel particolare “Melfi sta andando bene, mentre Mirafiori ha appena iniziato la produzione della Levante e godrà presto di una nuova serie di esportazioni destinate ad andare in tutto il mondo”.
Nel frattempo è iniziata la produzione di un’altra vettura molto importante per il gruppo italiano, la Giulia. Quest’ultima sbarcherà anche negli USA, probabilmente a partire dal terzo trimestre dell’anno. Tutti questi sono segnali molto incoraggianti a attualmente “ il mercato americano continua ad andare bene, così come quello europeo”.
L’unico “vero” problema rimane l’America Latina, anche se sempre secondo il Marchionne-pensiero “ è un problema per tutti”. Soprattutto il Brasile, recentemente scosso da una turbolenta situazione politica. Segnali positivi sono invece arrivati dall’Argentina, anche se si tratta di un mercato il cui peso in ottica generale è troppo limitato.
Jeep:
FCA racchiude al suo interno molti marchi tra cui Fiat, Alfa Romeo, Maserati, Dodge, Jeep e altri ancora ma proprio quest’ultimo merita una lesione speciale.
Proprio questo marchio del gruppo FCA infatti sta regalando molte soddisfazioni. In primis ha conquistato 1/5 del mercato dei SUV in Nord America e poi ha cominciato un buonissimo processo di conquista ed espansione all’interno del mercato Europeo, luogo dove prima non era mai riuscita a fare prepotentemente breccia.
Ovviamente per portare a compimento tale obbiettivo ci vorranno anni ma Il CEO ha giudicato il lavoro come “ben avviato”.
Conclusioni:
Inizialmente c’era un diffuso scetticismo per le rischiose mosse operate dallo stesso Marchionne, anche se queste sembrano aver già cominciato a dare i propri frutti. Il Gruppo FCA è ora in grado di soddisfare molteplici esigenze e si può occupare senza problemi sia del cliente che cerca una potente berlina come una Maserati, sia di chi cerca qualcosa di molto più semplice.
Inoltre, il ritorno di una situazione economica generale “quasi normale” sta favorendo il mercato dell’automobile, che ha cominciato una graduale anche se lenta ripresa. Nei prossimi anni quindi sarà fondamentale fare le scelte giuste, così da riportare l’Italia e l’Europa intera al centro del panorama economico e automobilistico mondiale.