
Aston Martin ha svelato foto e caratteristiche della futuristica Valkyrie, vettura frutto della collaborazione tra la casa di Gaydon e Red Bull Racing
A distanza di un anno dalla presentazione del primo prototipo, Aston Martin mostra al pubblico mondiale una ulteriore evoluzione della Hypercar anglo-austriaca, che verrà riservata ad esclusivi clienti del marchio inglese e che hanno già avuto l’opportunità di vedere in anteprima il modello definitivo. Sono 175 gli esemplari previsti per i facoltosi clienti, tutti quanti già prenotati ovviamente.
L’esemplare mostrato nelle foto infatti non è quello riservato ai clienti, si tratta di un progetto completo al 95%, stando a quanto dichiarato dalle fonti ufficiali. L’evoluzione rispetto al prototipo precedente, riguardano soprattutto il comparto aerodinamico e stilistico, specialmente per quanto riguarda l’abitacolo, che fino ad oggi non era mai stato reso noto.
Aerodinamica
Grazie al lavoro condotto dall’ingegnere della Red Bull Racing Adrian Newey, la Valkyrie nasce per stravolgere completamente il suo “segmento” esclusivo, adottando soluzioni aerodinamiche altamente ricercate. Per rendere ancora più interessante il progetto in questione infatti, Newey ha intrapreso scelte stilistiche che adottano forme al di fuori degli schemi, che garantiranno inoltre la produzione di una versione omologata unicamente per la pista. A tal riguardo non è noto se l’esemplare delle immagini pubblicate da Aston Martin sia stradale o in versione racing. Tuttavia, analizzando le foto è possibile constatare la completa assenza di appendici aerodinamiche, soluzione raggiunta grazie agli interventi effettuati sul fondo vettura e sull’estrattore. Degna di nota è la presenza di tubi Venturi che percorrono la vettura per tutta la sua lunghezza.
Propulsione
Resta ancora un’incognita quella relativa all’unità meccanica prevista per la Valkyrie che, come già anticipato l’anno scorso, dovrebbe adottare un V12 6.5 Litri dalla potenza ad oggi ancora sconosciuta. Il propulsore aspirato verrà realizzato dalla Cosworth e sarà affiancato da un sistema ibrido di origine Rimac, entrambe le unità verranno abbinate ad una trasmissione Ricardo. Questo connubbio, unito ad altri accorgimenti, permetterà alla vettura di raggiungere l’eccezionale rapporto peso/potenza di 1:1.
Peso
Per garantire questo rapporto non ci si è limitati nell’intervenire sul comparto meccanico. Vi sono infatti svariate modifiche effettuate sul primo prototipo che hanno permesso di raggiungere un’ottimo risultato sulla “bilancia”. I gruppi ottici ad esempio, sono più leggeri del 40% rispetto a quelli adottati sulle normali Aston Martin. Ma la vera “chicca” che permette di comprendere la sviluppo maniacale effettuato su questa vettura, risiede nel logo posto sul cofano. Si chiama Lacewing, non si tratta né del badge tradizionale né di un semplice adesivo. Il particolare stemma infatti è composto da una speciale formula di alluminio, grazie alla quale si arriva ad uno spessore di soli 70 micron, che corrisponde al 30% in meno di quello di un capello umano. Viene garantito così un peso inferiore del 99,4% rispetto alla classica componente. Altra e non meno importante particolarità riguarda lo stop centrale della zona posteriore, caratterizzato da un Led con una misura di 5,5×9,5 millimetri.
Abitacolo